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Il sassofono

INFORMAZIONI GENERALI

Il sassofono, saxofono, o, semplicemente, sax è uno strumento musicale aerofono ad ancia semplice. Il sassofono è inserito nella famiglia dei legni poiché, nonostante il corpo dello strumento sia normalmente di metallo (spesso di ottone, motivo per cui viene spesso impropriamente inserito tra gli ottoni), ha tra i suoi antenati il flauto ed il clarinetto da cui ha ereditato la struttura (Il suo inventore l’ha creato partendo dalla forma del clarinetto basso) ma non il materiale.

L’emissione del suono è provocata dalla vibrazione di un’ancia, ricavata da canna comune (Arundo donax). La lunghezza della colonna d’aria vibrante (e quindi l’altezza del suono prodotto) viene modificata attraverso dei fori sul corpo dello strumento (controllati da chiavi). Fu inventato da Adolphe Sax nel 1841 e brevettato il 22 giugno del 1846. Ha avuto una grandissima e veloce espansione in moltissimi generi musicali grazie alle sue doti di espressività e duttilità.

In generale la famiglia dei sax è presente in quasi tutti i generi musicali moderni. A causa della sua recente invenzione, nella musica classica il sassofono è un po’ penalizzato dalla limitata letteratura, ma è tuttavia presente, anche con ruoli di rilievo, nelle orchestre sinfoniche. Il sassofono ha un vasto uso bandistico e per questo motivo fu quasi subito presente nelle prime formazioni jazz, un genere musicale di cui è diventato il simbolo.

La famiglia dei sassofoni, come concepita da Adolphe Sax, ha 14 membri, di cui solo sei sono ancora in uso. In ordine di altezza crescente gli strumenti sono:

  • il sassofono subcontrabbasso in SIb: progettato da Adolphe Sax, il suo secondo esemplare è stato presentato solo nel settembre 2010 dal costruttore brasiliano J’Elle Stainer. Prima di allora, ne esisteva solo la versione tubax in SIb. La sua estensione è un’ottava sotto il sax basso.
  • il sassofono contrabbasso in DO: esiste soltanto come tubax e viene costruito su commissione dall’artigiano Eppelsheim.
  • il sassofono contrabbasso in MIb: estremamente ingombrante, pesante e raro.
  • il sassofono basso in SIb: anche questo è uno strumento che s’incontra raramente, con estensione di un’ottava sotto il tenore.
  • il sassofono baritono in MIb: è il sassofono di uso comune dall’intonazione più grave: viene suonato abitualmente senza particolari supporti (mentre gli strumenti più gravi vengono anche appoggiati a terra tramite treppiedi o sostegni simili). Tra i sassofoni comuni, si distingue per le dimensioni e la caratteristica voluta del collo.
  • il sassofono tenore in SIb: la sua estensione è una quinta sopra il baritono. Di uso comune, incarna l’immagine del sassofono nell’iconografia popolare. Si riconosce per via della caratteristica “gobba” del collo (Chiver).
  • il sassofono C melody (C-Melody sax) in DO, un tenore non traspositore, oggi piuttosto raro. Fu lo strumento responsabile della cosiddetta “Saxual Revolution” negli USA attorno agli anni ’20 in quanto essendo non traspositore permetteva di leggere le partiture di altri strumenti di maggior diffusione (pianoforte, flauto, violino etc…) facilitandone l’impiego tra i dilettanti.
  • il sassofono contralto o “alto” in MIb: di uso comune, è esteso a partire da una quarta sopra il tenore. Tra tutti gli strumenti della famiglia, è quello che offre il miglior compromesso tra dimensioni, peso, imboccatura, ergonomia delle mani e problemi d’intonazione: per questo motivo è spesso consigliato come primo strumento. Può presentarsi in due forme: curvo o dritto. Questa seconda forma, in produzione attorno agli anni ’20 dalla Buescher, è estremamente rara.
  • il sassofono mezzo-soprano in FA: sorta di contralto più piccolo, dal collo tipicamente inclinato di circa 45 gradi rispetto al fusto. Oggi molto raro ed estremamente costoso in quanto oggetto di collezionismo.
  • il sassofono soprano in SIb: esteso a partire da una quinta sopra il contralto, dal LAb al MIb. Normalmente diritto, esiste anche in versione curva e semicurva, detto anche saxello il quale fu brevettato dalla King attorno agli anni ’20.
  • il sassofono soprano in DO: come il C-melody, intonato un’ottava sopra. Estremamente raro.
  • il sassofono sopranino in MIb: molto raro, strumento più acuto della tipica orchestra di sassofoni. Può presentarsi in due forme: dritto e curvo.
  • il sassofono sopranissimo in SIb: questo raro strumento fu messo a punto da Benedikt Eppelsheim nel 2002 ed è stato battezzato “soprillo” dall’inventore. Di dimensioni pari a quelle di un ottavino, la sua costruzione ha richiesto l’applicazione di un foro portavoce dentro al bocchino.

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