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Il trombone

INFORMAZIONI GENERALI

Il trombone è uno strumento musicale aerofono della famiglia degli ottoni. Nella versione moderna e più comune è noto come trombone a tiro o trombone a coulisse ed è caratterizzato da una pompa mobile (il “tiro” appunto, o “coulisse” in francese, “slide” in inglese) a forma di U che unisce due tubi paralleli ed è in questo modo allungabile modificando la lunghezza del percorso dell’aria e di conseguenza l’intonazione dell’armonico di base. Esiste anche il trombone a pistoni che è strutturato sul medesimo principio della tromba. Il musicista che suona il trombone è chiamato trombonista.

Le prime notizie del trombone risalgono alla seconda metà del XV secolo, quando venne raffigurato nel dipinto del pittore pratese Filippino Lippi L’assunzione della Vergine (affreschi in Santa Maria sopra Minerva a Roma), ed anche in un’opera del Perugino conservata all’Escorial vicino a Madrid.

Lo strumento aveva già l’aspetto del trombone moderno, ma la conicità dei canneggi era meno accentuata, e la campana era molto piccola rispetto allo strumento moderno, con una svasatura quasi assente. Il trombone si sviluppò nel tempo, essendo utilizzato principalmente in piccoli gruppi e nella musica sacra, e non divenne parte integrante dell’orchestra fino al XVIII secolo, quando fu adottato da Christoph Willibald Gluck (Ifigenia in Tauride), Francois Joseph Gossec e poi da Wolfgang Amadeus Mozart che userà i tromboni come raddoppio al coro in praticamente tutte le sue messe, nelle opere come Don Giovanni e Il flauto magico e addirittura in alcuni soli, come nel “Agnus Dei” della Missa Solemnis KV139 “Waisenhausmesse”, nell’oratorio “Davide Penitente” e nel “Tuba mirum” del suo Requiem, così come in altre composizioni. Successivamente lo strumento suscitò l’attenzione di Beethoven, che lo introdusse nella quinta, sesta e nona sinfonia e scrisse tre equali per quattro tromboni soli, e di Schubert, che lo introdusse nelle sue ultime due sinfonie. In questo periodo e fino alla prima metà del XIX secolo, il trombone fu molto usato dalle bande militari tedesche: questo contribuì a modificarne l’intonazione di base da La a Sib, allargarne il canneggio ed introdurre la ritorta, per abbassare l’intonazione in FA.

Esistono vari tipi di trombone che si differenziano per la nota dell’armonico di base, il timbro (il quale può essere modificato anche dalla differente laccatura della campana e del resto delle parti del trombone), l’estensione e la presenza di una o più ritorte per il trasporto e la modifica della tonalità:

  • Trombone soprano: raro e quasi mai utilizzato. È suonato in alcuni contesti jazzistici e grazie al glissato si ottengono effetti impossibili da ottenere con la tromba. Suona nel registro e con gli stessi bocchini della tromba, e legge in chiave di violino.
  • Trombone contralto: è tagliato una quarta sopra il trombone tenore (il padre della famiglia rispetto al quale si fanno i rapporti): è in Mib.
  • Trombone tenore: il più comune, intonato in Sib una ottava sotto la tromba, generalmente senza tubo ritorto, il diametro del canneggio va dal 12,2 mm fino a 13,9 mm. E’ inoltre diffusissimo il trombone tenore con ritorta, il quale può passare dalla tonalità di Sib a quella di Fa, azionando la valvola rotativa.
  • Trombone basso: utilizzato spesso in orchestra classica oppure in big band ha canneggio ampio da 14,3 mm e ha generalmente 2 tubi.
  • Trombone contrabbasso: si tratta dello strumento più grave della famiglia. Ne esistono modelli in SIb cioè un’ottava sotto al trombone tenore usati molto raramente, e modelli in FA, una quarta sotto al trombone tenore, che sono invece i più usati.

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