Type to search

GRAZIE ENRICA E CARLA!

Share

“Grazie Enrica e Carla”

Mai nessuna settimana è stata più difficile di quella appena trascorsa per il Corpo Filarmonico Cittadino. La quasi simultanea perdita di due Grandi Donne, Enrica Vanoli e Carla Crugnola, così legate alla nostra vita associativa ha sconvolto il morale di tutti noi, increduli nel venire a conoscenza di quanto accaduto.

La numero 1

“Enrica, cosa suoniamo?” “La numero 1!”
Attenti!
E…un, due ..

A ritmo di marcia, si esce, si va! Non importa se fuori piove; gli scout sostengono che non esiste bello o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento. Enrica era della stessa idea.
Presente ad ogni servizio sia che il ritrovo fosse alle 7 del mattino, sia che fosse dopo una giornata di lavoro; in estate, in inverno, con 40 gradi all’ombra o sotto la tipica pioggia dei 25 aprile pre-Covid; puntuale, in prima linea, pronta a guidare la banda tra i vicoli di Malnate vecchia, come in via Dante a Milano, o sul pavé di Saronno; insomma, quando la banda c’era significava che in testa, come primo flauto ed in parata con il piccolo ma acutissimo ottavino, ci sarebbe stata Enrica Vanoli.

Era la donna del sì: “Se ci è stato chiesto un servizio, la banda ci sarà; il come lo vediamo poi” – era sicuramente il pensiero nascosto tipico della saggezza di chi sa, che non sono le parole a fare la storia. E difatti la banda, come se fosse stata la sua grande ombra, arrivava: perché la costanza, la passione e la coerenza non sono atteggiamenti innati nell’uomo, ma si apprendono dagli esempi che abbiamo di fronte.

Ed Enrica è per noi un ESEMPIO SOLIDO, di cui tutti siamo profondamente orgogliosi almeno quanto lei era orgogliosa di appartenere al CFC di Malnate.

Enrica non si lamentava se ad un servizio o ad una prova eravamo pochi; ringraziava semplicemente chi c’era. Enrica non temeva gli assoli lasciati ai giovani, anzi li sosteneva, li motivava ed incoraggiava. Enrica sapeva di non essere eterna e che la Vita è un dono ogni giorno: e non ha mai smesso di ricordarcelo salutandoci con il suo sorriso accogliente e rasserenante.

Quando al venerdì sera si provava in banda, Enrica prediligeva la musica al flusso monotonale delle parole; la sua maestria nell’arte oratoria diventava invece preziosa durante le occasioni sociali dei concerti: allora emergeva il fascino potente di una cultura storica e musicale eccezionale, di cui Enrica era custode sapiente, capace di tradurre pezzi classici e moderni in emozioni, immagini e racconti accessibili al pubblico più vasto.

La musica è strumento per accendere la fantasia ed animare il nostro mondo interiore; Enrica, con uno sguardo clinico profondamente umano, aveva chiaro quanto la musica sia importante per l’Uomo e la “regalava” con gioia e amore.

Tutti conosciamo il famoso gospel “When the saints go marchining…” che dice “Quando i santi marceranno, oh Signore quanto vorrei essere in quel numero…”; dopo quasi 50 anni di banda, Enrica, noi già ti immaginiamo lì!

Cara Carla,

la Banda alla quale tanto tenevi ti deve molto. Vogliamo ricordarti come esempio tangibile di solidarietà, passione per la vita sociale e volontariato. La passione per la musica ti ha legata a noi a tal punto che hai voluto continuare con determinazione l’operato iniziato dal Cav. Giovanni Colombo e Giuseppe Bianchi, dedicando a loro l’ormai tradizionale momento della consegna delle borse di studio ai nostri giovani talentuosi allievi della Scuola di Musica.

Ma il tuo essere vicina alla Banda è stato molto di più del sostegno economico e dell’attenzione verso i giovani. Sempre presente in prima linea nei momenti culturali e conviviali, come anche nei raduni bandistici per i nostri anniversari di Fondazione.

Chi ti conosce, sa che non eri a tuo agio sul palco con un microfono in mano, lo si intuiva anche dal tuo tono di voce discreto e timido. Eri molto più propensa e disponibile a svolgere lavori manuali e meno visibili, quelli dietro le quinte che nessuno vede, ma che sono indispensabili per la buona riuscita dell’evento.

Insieme al tuo caro marito e Amico Franco, sei parte della nostra grande Famiglia musicale. In silenzio e con discrezione hai operato per il bene della Banda e di altre associazioni Malnatesi. Con lo stesso silenzio e la stessa discrezione te ne sei andata, in punta di piedi, lasciandoci sgomenti ma con un grande esempio di solidarietà.

Grazie di tutto Carla!

Tags
Articolo precedente

Potrebbero interessarti...